Demolizioni: l'importanza di una valutazione integrata
- by Messina Santino
- 16 giu 2020
- 1732 Visualizzazioni
Le tecniche di demolizione hanno subito un’evoluzione che è stata influenzata sia dallo sviluppo tecnologico, declinato in termini di nuovi materiali e nuove attrezzature disponibili, che dalle necessità derivanti dai cambiamenti apportati dal Legislatore e da una sempre maggiore sensibilità in campo ambientale da parte di clienti e fornitori.
In particolare, la demolizione nell’immaginario collettivo genera la sensazione di essere attività tradizionalmente in grado di generare inquinamento acustico ed ambientale ma, come vedremo, sono ormai lontani i tempi delle bocce di ghisa e dei demolitori idraulici, obsoleti sia dal punto di vista tecnologico che da quello della sicurezza.
Analizzeremo come, in casi specifici, tecniche di demolizione meno “comuni” rispetto al consueto uso di escavatori idraulici con pinze e frantumatori, permettano di ottenere identico risultato eliminando contemporaneamente problemi legati alla logistica e alle emissioni acustiche o di polveri, comportando inoltre – fattore da non sottovalutare - una maggiore efficienza in termini economici Analizzeremo due tecniche di demolizione che sono il taglio e l’uso della malta espansiva.
TAGLIO
La Committenza, un’Azienda che si occupa del noleggio di macchine e attrezzature, aveva la necessità di ampliare il varco carrabile della propria sede operativa. La scelta della tecnica di demolizione è ricaduta sul taglio per le motivazioni sintetizzate di seguito:
- Sicurezza
Dovendo mantenere operativo il varco, l’utilizzo di un mini escavatore con demolitore idraulico avrebbe aumentato il rischio di collisioni con i veicoli costantemente in transito in entrata ed in uscita dalla sede dell’azienda, oltre a comportare una maggiore emissione di polveri e proiezione di detriti;
- Efficienza
Il taglio, contrariamente all’uso del demolitore idraulico, consente di lasciare una superficie che non necessita, in questo caso, di aggiustamenti e trattamenti preventivi, subito pronta per il fissaggio delle nuove strutture;
- Inquinamento acustico
Le minori emissioni acustiche, considerata la presenza in sede di uffici amministrativi, anche deputati alla relazione con il pubblico, hanno generato un basso impatto ambientale con conseguenze limitate per la qualità della vita degli impiegati e dei clienti; la disponibilità di un efficiente impianto fotovoltaico, inoltre, ha consentito di evitare persino l’uso di generatori di corrente, riducendo così le emissioni acustiche alle sole generate dalle macchine da taglio;
MALTA ESPANSIVA
L’intervento, in un contesto particolare come la Riserva Naturale Orientata di Capo Peloro, ci ha visto protagonisti con il distacco di personale specializzato per l’esecuzione della demolizione vera e propria. Come si nota dalle foto uno scoglio di calcestruzzo, precedentemente posto insieme ad altri come barriera frangiflutti, a causa delle forti onde provocate dal vento di scirocco - spesso compagno dello Stretto di Messina e di Capo Peloro nello specifico – è stato spostato in una posizione tale da incastrarsi e ostruire lo sbocco a mare del Canale Due Torri, fondamentale regolatore termico per il lago di Ganzirri, in quanto via per lo scambio idrico tra il lago e il mar Jonio.
Problema principale la posizione dello scoglio: difficilmente raggiungibile direttamente da mezzi meccanici e quasi totalmente sommerso, anche in condizioni di bassa marea. Il blocco risultava lontano da raggiungere anche per un’autogrù che, seppure fosse riuscita a raggiungere l’arenile attraverso il ridotto varco di accesso, avrebbe faticato a stabilizzarsi in un terreno così instabile, sconnesso ed in pendenza. L’intervento in sé, pur non comportando particolari difficoltà tecniche, ha richiesto una minuziosa programmazione a causa di due importanti variabili:
- La variazione delle maree;
- Le forti escursioni termiche del periodo estivo.
Una volta analizzato l’andamento delle maree, è stata pianificata una rigida tabella di marcia: le malte espansive sono di diversi tipi e il loro effetto è fortemente influenzato dalle temperature esterne, dunque è stato importante scegliere il giusto tipo di malta e utilizzarla in orario in cui la temperatura fosse ottimale, al fine di evitare pericolose reazioni incontrollate; inoltre, in funzione di una facile rimozione dei materiali di risulta, si è deciso di aumentare considerevolmente il numero dei fori necessari, al fine di ottenere frazioni più piccole e dunque più facili da rimuovere. Tali limitazioni hanno comportato la necessità di prevedere la presenza anche di attrezzature di riserva: il tempo per la realizzazione dei fori, limitato per l’incombere dell’alta marea, non avrebbe permesso ritardi dovuti a guasti o malfunzionamenti delle attrezzature. Colata la malta espansiva, non è rimasto altro che attendere i tempi di reazione e rimuovere le frazioni create.
La ricerca di tecniche innovative è fondamentale in un mercato che deve adattarsi sempre più attentamente al contesto in cui opera, ma appare evidente come, al di là delle tecniche più o meno innovative, questa ricerca sia un punto di partenza, non di arrivo. Il valore aggiunto è apportato dalla condivisione dell’esperienza maturata negli anni: il know-how sviluppato ci permette di poter supportare il cliente nella scelta di tecniche e materiali idonei al tipo di lavorazione, al contesto in cui avviene la lavorazione oltre che, naturalmente, alle proprie esigenze. Aggiorniamo ed ampliamo costantemente le nostre competenze per poter rappresentare un punto di riferimento su cui la Committenza può contare e con cui può confrontarsi. Valore fondante di Perroni Trasporti è la capacità di interpretare le esigenze dei clienti ed offrire soluzioni in grado di superare le loro aspettative.